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Le Sacre Sindoni


di Patrizio Gonnella

 

Può capitare ai tempi di Ratzinger e di Berlusconi che ci sia qualcuno che voglia stupire per obbedienza i propri superiori, finanche oltre le loro stesse indicazioni e aspettative. Accade a Roma,  dove la direzione della terza casa penale di Rebibbia nega l’ingresso in carcere alla cooperativa Made in Jail: quella delle magliette cult che molti di noi indossano (una per tutte: ‘Franceschini libero Curcio stopper’). La causa del rifiuto è quella di aver organizzato a Torino un’opera di body art definita blasfema. Eppure quella stessa opera è andata in scena domenica 3 maggio nell’ex carcere Le Nuove di Torino a chiusura della rassegna Ars Captiva 2009 realizzata, tra gli altri con il sostegno della Regione Piemonte, della Provincia di Torino, del Comune di Torino, dell’Accademia Albertina. Dopo la proiezione della video-opera di Oliviero Toscani sulla pena di morte quelli di Made in Jail mettono in scena “Profani lini” un'opera di body art realizzata da detenuti. Dov’è la blasfemia che ha scandalizzato la direzione del piccolo carcere romano, ma anche i magistrati di sorveglianza competenti rispetto al minorile di Torino e al carcere di Massa che non hanno autorizzato l’allestimento dell’opera negli istituti da loro sorvegliati? Il fatto che in scena ci saranno uomini detenuti coperti e sagomati da lenzuola che vogliono moltiplicare l’immagine della Sacra Sindone. Questo è stato ritenuto inaccettabile e, appunto, blasfemo. Ma Cristo non era quello crocifisso tra due ladroni? Ma gli ultimi, non si era detto, che sarebbero stati i primi? Ma sempre Cristo non salvò Maddalena dal linciaggio? La censura è sempre insopportabile. Quando si condisce di moralismo religioso è ancora più sgradevole. Speriamo che quei direttori e quei magistrati, che hanno preso provvedimenti così arbitrari, ci ripensino. O che il ministero dia loro indicazioni di maggiore tolleranza. Tocca loro negare la libertà di movimento, ma non quella di espressione.
 
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61.481 detenuti
il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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