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Carceri. Suicidi a Reggio Emilia e Napoli Poggioreale

“Nella giornata di sabato 12 novembre, abbiamo dovuto registrare due suicidi in cella. Il primo, posto in essere intorno alle sette di mattina, nel Reparto Osservazione del carcere napoletano di Poggioreale. Il secondo, verificatosi intorno alle 11.15, nell’ Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Reggio Emilia. Sale quindi a 58 il totale dei suicidi in cella in questo 2011”.
A dichiararlo il Segretario Generale della UIL PA Penitenziari, Eugenio Sarno. “ A Poggioreale – continua Sarno - a suicidarsi, con dei brandelli della coperta in dotazione, è stato R.G., 50enne originario di Napoli, arrestato nella giornata di venerdì per tentato omicidio. A Reggio Emilia a suicidarsi un pluriomicida che si è impiccato al rientro in cella dopo aver effettuato un colloquio con i propri cari” Per la UIL Penitenziari la spirale di suicidi è solo uno degli indicatori delle condizioni in cui versa il sistema penitenziario italiano. “E’ sempre difficile, se non impossibile, comprendere le motivazioni che portano a queste auto soppressioni in cella. Riteniamo, però, di poter affermare che molto incida l’incapacità del sistema penitenziario di garantire una detenzione dignitosa e umana oltreché l’impossibilità di adempiere al dettato costituzionale di rieducazione e risocializzazione. Lo ha ben compreso il Ministro Palma che, in occasione del discorso pronunciato ieri a Roma durante la cerimonia del giuramento dei 756 neo agenti di polizia penitenziaria, non ha sottaciuto le criticità operative e amministrative che ammantano l’Amministrazione Penitenziaria. Queste criticità – sottolinea SARNO – impediscono di fatto gli alti e nobili obiettivi che la Costituzione affida al sistema penitenziario. Il degrado strutturale ed il sovraffollamento delle strutture penitenziarie contribuiscono al sistematico calpestio della dignità umana. La mancanza di risorse umane, logistiche ed economiche nega qualsiasi possibilità di agire sul fronte del recupero e della risocializzazione dei rei. Sul fronte della sicurezza le tante evasione ed i moltissimi tentativi di evasione, le molteplici aggressioni in danno del personale da parte dei detenuti, le tante risse e gli innumerevoli episodi di violenza tra detenuti certificano una situazione al limite dell’ingestibilità, cui si tenta di far fronte solo grazie alla competenza, alla professionalità ed al buon senso di quei poliziotti penitenziari sempre più abbandonati nelle frontiere delle prime linee penitenziarie. Per questo – conclude il Segretario Generale della UIL Penitenziari – desidero pubblicamente ringraziare Marco Panella che ha avuto, ben conoscendo le dinamiche penitenziarie, parole di sincero apprezzamento per tutto il personale penitenziario arrivando a definire eroico l’impegno della polizia penitenziaria. E come non dargli ragione! Vogliamo sperare che il prossimo Governo, con il nuovo Ministro della Giustizia, includa nelle priorità dell’agenda anche il dramma penitenziario con il suo carico di disumanità, indegnità e dolore“.

14 novembre 2011
Notizie.radicali.it
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il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
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" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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