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La scandalosa assoluzione dei poliziotti di Asti


Asti: agenti assolti reato maltrattamenti; abuso autorità prescritto, su lesioni manca querela


“Sono stati tutti assolti dal tribunale di Asti, con una sentenza che ci indigna, i cinque agenti penitenziari accusati di aver picchiato ripetutamente e torturato due detenuti reclusi nel carcere della città”. Lo afferma Patrizio Gonnella presidente dell’associazione Antigone che si era costituita parte civile nel processo.
Gli agenti, tra il 2004 e il 2005, avrebbero picchiato e lasciato per alcuni giorni in isolamento completamente nudi d’inverno in celle prive di vetri i detenuti Claudio Renne e Andrea Cirino.
“Il giudice - spiega Gonnella - nonostante le dure richieste di condanna avanzate dal pm ha assolto gli agenti ritenendo che non si è trattato di maltrattamenti bensì per alcuni di abuso di autorità, per cui il reato è prescritto, e per altri di lesioni in assenza di querela”.
“Una decisione, quella del giudice, che si sembra surreale - prosegue Gonnella - non avendo i reati commessi altro nome che tortura. Questa sentenza che dimostra come si può torturare senza subire alcuna conseguenza ci preoccupa - conclude Gonnella che spera in una condanna in appello - anche per il messaggio distorto che arriva a tutti quegli agenti penitenziari che fanno onorevolmente il loro lavoro”.
Per tutti è caduta in dibattimento l’accusa di maltrattamenti, derubricata in lesioni, reato perseguibile a fronte di una querela. Per solo uno degli imputati, Gianfranco Sciamanna, la sentenza del giudice Riccardo Crucioli parla di assoluzione “per non aver commesso il fatto” e soltanto per lui anche la pubblica accusa ha riconosciuto l’estraneità ai fatti. Per gli altri, nell’udienza del 26 gennaio scorso, il pm Claudio Giannone aveva chiesto condanne variabili da 2 a 3 anni e mezzo di reclusione. I fatti contestati risalivano al 2004.
L’indagine della magistratura astigiana partì quando un ex agente, arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, riferì di presunti maltrattamenti di cui i suoi ex colleghi si sarebbero resi responsabili. E il movente sarebbe stata un’aggressione contro un agente da parte di Renne e Cirino. In udienza è stato sentito anche il direttore del carcere, all’epoca dei fatti, Domenico Minervini che si è detto completamente all’oscuro di tutta la vicenda.
Nel corso del processo, magistrati e avvocati hanno anche effettuato un sopralluogo nel carcere di Asti Quarto.

Ansa, 30 gennaio 2012

 

 

Treviso: manca la denuncia del detenuto; tre agenti prosciolti da accusa di averlo picchiato


Si chiude il processo ai tre agenti di polizia penitenziaria accusati di aver picchiato un detenuto romeno. Erano alla sbarra con l’accusa di abuso in atti d’ufficio. Il tribunale ha stabilito che sono venute meni le condizioni di procedibilità.
Quindi il collegio dei giudici ha disposto il non luogo a procedere nei confronti di Pasquale Tartamella, Gaspare Corso e Maurizio Varriale, tutti difesi dall’avvocato Francesco Murgia. Il capo d’imputazione contestava ai tre un reato procedibile d’ufficio, ma la loro condizione di pubblici ufficiali non c’entrava nulla per contestare loro quel tipo di reato.
Semmai la loro presunta colpa sarebbe stata quella di aver provocato delle lesioni a un detenuto picchiandolo in cella, come sosteneva l’accusa. Ma in assenza di querela da parte della presunta vittima, le tre guardie carcerarie in servizio presso la casa circondariale di Santa Bona non hanno commesso nessun reato.
A far scattare le indagini era stata la notizia di reato secondo cui un 29enne romeno fosse stato malmenato in cella. Nel corso delle indagini preliminari era stata ascoltata proprio la testimonianza del ragazzo che aveva raccontato per filo e per segno quanto sosteneva di aver subito tra il 12 e il 13 ottobre del 2007. Ma personalmente non ha mai sporto denuncia, e trattandosi al massimo di un reato di lesioni, senza l’aggravante che avrebbe permesso la procedibilità d’ufficio, non si sono verificati i presupposti per andare in fondo alla questione.

 

La Tribuna di Treviso, 30 gennaio 2012

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Numero dei detenuti presenti su 43084

61.481 detenuti
il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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