Un ramo fra tanti |
Un ramo fra tanti, non fiorito, non troppo verdeggiante, un ramo ribelle, unico tra gli altri dello stesso albero ad aver preso quella stravagante direzione, quasi a indicare il centro della terra. È questo il ramo che mi trovo davanti nell’affacciarmi alla finestra della mia cella, dove viviamo in quattro e dove trascorriamo la maggior parte della giornata, al primo piano di uno squallido edificio: il carcere. Dietro non c’è un lago, non c’è acqua, neanche cielo azzurro. Dietro c’è un muro bruno. Nell’esatta direzione del mio sguardo una siepe sporgente, alquanto irregolare rispetto al resto del giardino, è il punto di ritrovo dei gatti. Lì si radunano, si azzuffano e organizzano scale gerarchiche. Lì fanno buche fin sotto le radici, che nutrono con le loro feci. Forte cresce il tronco e alti i rami, con il loro fogliame folto e leggero che indica il cielo e ti invita a guardarlo, per farti evadere da quel muro grigio e dagli anni che passi qua dentro. C’è da riflettere su quel piccolo cespuglio: riflessioni che è meglio non esprimere in questo luogo perché non ti capirebbero, prendendoti per matto. Questo resterà per sempre nella mia vita: un arbusto forte, un cespuglio verde su cui pensare e riflettere, un ramo per ricordare le cose sbagliate e quelle giuste. Guardo il cielo e, come quell’arbusto, vado avanti; crescerò, insieme al ramo insignificante che oltrepasserà il muro fino a sentire il vento tra le foglie. Questo mi piace pensare guardando il cespuglio, e con la mente mi spingo in alto a sentire anch’io il vento… Come è bella la libertà ! ‘Libertà ’: una parola che in se stessa racchiude molte cose. Non è necessario rimanere incastrati nella trappola della galera, che vorrebbe limitarti in tutto… Per fortuna, non ci riesce… In uno stupido cespuglio, il ramo fra tanti pian piano cresce… |
- Pubblichiamo il racconto di Antonio Argentieri, apparso sul sito www.terramara.it, in cui denuncia un pestaggio subito da alcuni agenti del carcere di Arezzo nel 2004
- Pubblichiamo una serie di lettere inviate da detenuti a Radio carcere, trasmissione settimanale a cura di Riccardo Arena, su Radio Radicale
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