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Annino Mele “STRABISMI” , Sensibili alle fogli edizioni, 2009
Il legame con la natura, il rapporto con gli animali, la riscoperta dell’umano, il rifiuto del guadagno facile, della droga, della corruzione; la saggezza degli anziani, il potere della tradizione, il profumo del sapere popolare e millenario, la solitudine della latitanza, il paradosso di una “illegalità legale” quale la legge carceraria; la differenza tra legge e giustizia: questi i temi trattati da Mele nel suo libro, che si rivela una accurata riflessione sulla società odierna. Riflessione che assume particolare valore se si considera la condizione nella quale si trova l’autore, che scrive dall’interno della cella di un carcere nel quale è detenuto da oramai 26 anni.

“Strabismi” racconta le preoccupazioni di un uomo, privato della propria libertà, riguardo all’individualismo imperante e alla perdita dei valori nella nostra società, situazione che lo stesso vive di riflesso all’interno della realtà carceraria.

Un’occasione quindi per riflettere e dibattere sulla condizione sociale attuale ma anche sull’istituzione del carcere e sulle difficoltà e le contraddizioni che i detenuti si trovano a vivere quotidianamente.

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Numero dei detenuti presenti su 43084

61.481 detenuti
il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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