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OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE MORTI IN CARCERE
Radicali Italiani, Associazione “Il Detenuto Ignoto”, Associazione “Antigone”
Associazione A “Buon Diritto”, Redazione “Radiocarcere”, Redazione “Ristretti Orizzonti”
2 nuove segnalazioni di detenuti morti nel mese di luglio: a Monza e Verona
Rettifichiamo il comunicato diffuso ieri che iniziava così: “Il nostro Osservatorio nei primi 20 giorni di luglio ha registrato la morte di 11 persone private della libertà personale e di 1 poliziotto penitenziario”.
Le segnalazioni dei nostri lettori ci hanno consentito di far emergere i casi di altri 2 detenuti morti nelle carceri italiane da inizio mese, entrambi per “cause da accertare”.
In particolare il decesso avvenuto a Verona è stato provocato da inalazione di gas, quindi è un suicidio, o uno “sballo” finito in tragedia, mentre quello avvenuto Monza è con ogni probabilità ascrivibile a problemi sanitari non controllati in maniera adeguata.
Alla luce di questi nuovi casi il bilancio delle “morti di carcere” del mese di luglio sale a 13 detenuti e 1 agente, mentre da inizio anno sono ben 112 i detenuti morti (di cui si è avuta notizia), oltre a 4 agenti di polizia penitenziaria.
Verona, 4 luglio
All’ospedale “Borgo Roma” muore K.V., cittadino greco di 47 anni. Tra le ipotesi, il suicidio o lo sballo finito in tragedia: una settimana prima, in una cella del carcere di Montorio, aveva inalato il gas dalla bomboletta utilizzata per cucinare.
Per far piena luce sulla vicenda, il pm Francesco Rombaldoni ha aperto un'inchiesta, anche se fino ad oggi non risultano iscritti nel registro degli indagati. Tra le ipotesi al vaglio degli investigatori, il suicidio o uno sballo finito in tragedia. E il gesto estremo del greco viene giudicato quantomeno “strano” anche dalle autorità del penitenziario.
Il detenuto non aveva mai procurato problemi e aveva tenuta una condotta irreprensibile tanto che il suo fine pena previsto per il 2013 sarebbe stato anticipato alla fine del 2011, grazie ai benefici ottenuti durante la carcerazione. Era anche ben inserito nelle attività del carcere: frequentava la redazione del giornale "Microcosmo" oltre ad aver partecipato a dei corsi scolastici. Aveva dei problemi di salute, raccontano ancora dal carcere, ma era stato curato con ricovero in ospedale e anche quelle patologie vascolari si erano risolte senza complicazioni.
Il direttore del carcere, Antonio Fullone, quindi, non riesce a capacitarsi della decisione del detenuto di farla finita.
Monza, 16 luglio
Riportiamo integralmente la mail pervenuta ieri, a firma dall’Avv. Davide Mosso (Foro di Monza): “Una persona da me assistita che si trovava nel carcere di Monza in custodia cautelare, il sig. Redouane Messaoudi, nato nel 1974 in Algeria, è stato trovato privo di vita la mattina di sabato 16 luglio. Ieri mattina è stata effettuata l’autopsia (alla quale peraltro non ho potuto partecipare né direttamente né tramite medicolegale non avendo titolo perché non sono riuscito a contattare l’unico familiare con cui avevo parlato, un fratello che vive in Grecia).
Il sig. Messaoudi era in quel momento nel reparto di psichiatria del carcere. Affetto da diabete insulinodipendente, epilettico e con diagnosi di disturbo borderline, dopo un periodo di osservazione nell’Opg di Reggio Emilia era rientrato nel normale circuito penitenziario. Prima di andare a Monza, dove si trovava da circa due settimane, era stato a Voghera, Era stato arrestato ad aprile per un’ipotesi di cessione di stupefacenti (una dose) e resistenza.
L’udienza preliminare, già fissata dieci giorni fa, era stata rinviata a ieri data l’impossibilità in quell’occasione per il sig. Messaoudi a comparire (era in ospedale e i medici non avevano dato nulla osta). Ieri era previsto che il giudice incaricasse uno psichiatra di svolgere perizia. Nella comunicazione del carcere sulla possibile causa del decesso si fa riferimento al reiterato rifiuto del sig. Messaoudi di assumere l’insulina. Per somministrargliela forzatamente era stato ricoverato in ospedale in due occasioni. Il giorno precedente al decesso non gli sarebbe stata somministrata per due volte l’insulina perché rifiutata”.
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Numero dei detenuti presenti su 43084

61.481 detenuti
il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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