Il biglietto si paga Bentornati. Pensare di vincere contro l’Inter che schiera sei centrocampisti di quella pasta è come pensare di convincere il buttafuori in discoteca che tu non devi pagare il biglietto.
Non si scherza con il fuoco; però che bella cosa il pubblico che inneggia per il Genoa anche sullo 0-5. Ha una sua tenerezza e una particolare bellezza il pensiero che aumenta l’amore per la tua squadra, quando c’è un momento di crisi forte. Secondo me il Genoa porterà avanti un grande campionato se riquadra un attimo la difesa. Non ho seguito la partita della Juventus, ma ho sentito l’intervista nel dopo partita di Ferrara: si è perso qualcosa. Non ha più la leggerezza e la sfrontata tranquillità di certi novizi, insomma la strada comincia a farsi dura per gli juventini, o almeno questo appare dopo otto giornate, ma il bello del campionato è che ne dura trentotto e quindi chissà quante volte saremo allegramente smentiti. Quel simpaticone di Walter Mazzarri entra in campo al San Paolo e si vede al volo che ha la stessa voglia di giocarsela di un ragazzino di 10 anni che esordisce all’oratorio salesiano. Mazzarri ha fame e farà tornare l’appetito a Ezequiel Lavezzi e compagni. A proposito di argentini, perché Diego Maradona fa quelle pagliacciate (il termine è generoso)? Il dubbio è se lui è così perché ha vissuto in Italia o perché vi ha vissuto troppo poco. Comunque sia, lo share napoletano in carcere si risolleva; se le cose vanno bene te ne accorgi già all’uscita dei pendolari dalla fermata metro di Rebibbia. Poteva essere un fine settimana come altri, ma la piacevolezza dello scrivere in un blog amico non mi può far sottacere la tragedia che sta vivendo una cara persona, nostra contabile del materiale che venerdì sera ha perso il giovane marito in un incidente sul lavoro. Non ci si può e non ci si deve abituare all’ennesima morte bianca anche se viviamo a contatto con un mondo così brusco e sofferente come quello delle carceri. Oggi ad una bambina di sei anni una mamma di Rebibbia sta cercando di spiegare perché non vedrà più il padre.   |
- Pubblichiamo il racconto di Antonio Argentieri, apparso sul sito www.terramara.it, in cui denuncia un pestaggio subito da alcuni agenti del carcere di Arezzo nel 2004
- Pubblichiamo una serie di lettere inviate da detenuti a Radio carcere, trasmissione settimanale a cura di Riccardo Arena, su Radio Radicale
- Michela e le altre
- Nuove carceri senza personale
- Ergastolani: una protesta ignorata
- Indulto e disinformazione
- Leggete e diffondete: mio padre per l'ennesima volta è in grave pericolo
- Comitato educatori penitenziari: per "alternative al carcere" servono più educatori
- Petizione al Parlamento Europeo: tutta l'Europa abolisca l'ergastolo
- Detenute madri
- Droga
- Garante dei detenuti
- Immigrazione
- Indulto
- Sovraffollamento
- Statistiche
- Suicidi
- Tortura
- Volontariato in carcere
- In questo Stato
La posta del cuore | |
Palla al piede | |
Made in jail | |
Scrivere al fresco | |
Avanzi di galera | |
Sportello legale | |
Belli dentro | |
Altri hotel | |
Profilo sinistro | |
Libero ovunque tu sia | |
Il buon Giudice |
Â
 |
|
Relizzazione tecnica: Emiliano Nieri
Progetto grafico: Enrico Calcagno, Daniele Funaro - AC&P - Aurelio Candido e Partners
Powered by Joomla!