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Tenta il suicidio nel carcere di Trani. Salvato.
Giulia Torbidoni

Ha cercato di impiccarsi con il cavo strappato di un televisore. Si tratta di un detenuto del carcere di Trani.

Originario di Corato, in provincia di Bari, l’uomo sta scontando una pena per reati sessuali. Domenica sera, quando si trovava in infermeria, ha tentato il suicidio. Sono stati il personale medico e gli agenti di polizia penitenziaria in servizio a salvarlo. L’episodio è stato reso noto con un comunicato dalla segreteria generale nazionale dell’Organizzazione sindacale autonoma della polizia penitenziaria (Osapp). Nella nota, Domenico Mastrulli, vice segretario nazionale, ha ricordato che l’Osapp ha deciso di non partecipare alla cerimonia per il 193 Annuale regionale del corpo di Polizia Penitenziaria, che si è svolta oggi a Lecce, ma di tenere, invece, un volantinaggio in tutta la Puglia, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul sovraffollamento e il degrado delle carcerari.
“Anche oggi – ha detto Mastrulli – per la festa si è tolto ulteriore personale di polizia dai penitenziari pugliesi, obbligando chi rimane a vigilare e operare nelle carceri a turni di lavoro massacranti di nove e dieci ore, sotto i livelli minimi di sicurezza”.
Intanto, dalla festa della polizia penitenziaria di Bologna, Franco Ionta, il capo del Dap (Dipartimento amministrazione penitenziaria), ha detto che “il 2010 si preannuncia difficile, ma anche un anno in cui si andrà verso la stabilità del sistema”. Secondo Ionta, Governo e Dap si stanno muovendo per “garantire migliori condizioni di dignità sia nella detenzione sia nel lavoro degli agenti”. Nonostante questo, però, il capo del Dap è “consapevole dei problemi gravi: carenza di organico, implementazione della popolazione detenuta e insufficienza degli spazi detentivi”.

 

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61.481 detenuti
il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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