Il libro Frontiere nascoste di Daniela de Robert è scritto decisamente bene, nel senso che la narrazione scorre veloce e piacevolmente il lettore è coinvolto nelle varie vicende, anche se sono molto drammatiche; il linguaggio semplice e diretto invoglia a leggere, nonostante gli argomenti trattati siano di una durezza inquietante e soprattutto veri. È un libro di rara durezza, efficacia narrativa, commovente e unico, incredibilmente vero e toccante, ne consiglierei la diffusione nelle scuole, nelle università e nelle sedi dei partiti politici che invocano la tolleranza zero, le ronde e quant’altre amenità si inventano per dimenticarsi che siamo tutti uomini e donne, a prescindere dalla pelle, dal sesso, dalla religione e dai costumi sociali.
Questo libro è un preciso atto di accusa nei confronti di tutti noi, anche quelli che si sentono al sicuro nelle proprie case, con l’acqua calda e corrente, con il doppio televisore, il digitale, la parabole e il computer, ma fanno finta di non sapere, di non vedere, di non riconoscere, che più della metà del mondo è alla fame e, per la cronaca, ce l’abbiamo ridotta noi così, che i migranti sono uomini e donne come noi e che basterebbero alcuni piccoli - grandi sforzi dei potenti del mondo per cambiare le cose, ma invece si preferisce costruire muri, sia fisici, sia sociali, per dividere ancora di più e in questa società moderna ben si adatta un motto molto antico: dividi per imperare.

(Rebibbia giugno 2009)