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di Carmelo Cantone, direttore di Rebibbia Nuovo Complesso
In Sicilia, per minacciare scherzosamente qualcuno, si usa dire: “Guarda che chiamo mio cugino che non c’ha niente da perdere”. A volte, anche nelle interviste, quando vedo il presidente del Cagliari Cellino, mi viene in mente il cugino che non ha niente da perdere e che sabato ha gettato nel panico una Juventus che qualche problema già ce l’aveva. Pensate che il Cagliari torna a vincere fuoricasa con la Juventus dopo 41 anni; se si vuole dare un significato meta-politico ai fatti di calcio, si potrebbe ricordare che al tempo vincere a Torino per i sardi significava riscattare i propri compatrioti che lavoravano alla Fiat. E oggi? Al massimo si può recuperare qualche spicciolo di popolarità per la campagna elettorale di Soru; lui sicuramente avrebbe preferito una vittoria sul Milan. Sono giorni duri per tutti. La Roma guadagna un punto a Reggio Calabria e, a sentire l’entusiasmo dei miei vicini di casa romanisti al goal di Pizarro, ci si accontenta di tutto in questo momento; Muorinho dice che, in fondo, ha guadagnato un punto sulla Juventus grazie al pareggio con il Torino, anche se, probabilmente, subito dopo,nello spogliatoio,avrà fatto mangiare l’accappatoio a Quaresma. In questo momento le rivelazioni vincenti sono Cagliari e Genoa; il buon Mario Merola avrebbe sentenziato: sono città di mare. Un pensiero al mio amico e collega Antonio Gelardi, direttore della casa circondariale di Augusta, fine esperto di Merologia e di cose della vita. Lazio – Milan, con un travolgente 3 – 0 milanista è stato il coronamento di un periodo nero per i laziali; quando sei in crisi è meglio continuare a perdere contro una grande o contro una piccola squadra? L’ambiente laziale deve essere veramente strano, capace di slanci e abbattimenti altrettanto repentini, ma quello che mi incuriosisce di più è cosa avranno detto gli ispirati capitifosi ai giocatori in macchina davanti al ritiro di Formello? Visto il risultato non devono essere stati convincenti e probabilmente non gli hanno detto neanche la cosa giusta. |