Secondo me si sono messi d’accordo. Lippi convocherà Cassano (non si sa quando) con buona pace di tutti. Noi non lo sappiamo, ma loro due si saranno già incontrati in segreto; magari Antonio gli avrà fatto vedere due palleggi con un pallone improvvisato e gli avrà fatto l’imitazione di Materazzi con Zidane alla finale mondiale.

Potrebbe essere una macchinosa dissimulazione, come nell’”Isola del tesoro” di Stevenson, vi ricordate? Long John Silver Cassano si allea con i buoni e porta a casa il mondiale.
Nel frattempo che le spariamo così a vuoto, il Cassano accompagna la Sampdoria nelle vetta della classifica; ma avete visto a Genova come vanno fuori di testa alcuni giocatori dopo aver segnato? Sarà l’alimentazione, sarà l’aria di mare, ma un po’ esagerano quando vanno verso le tribune. A proposito: che si aspetta a togliere le barriere di separazione tra pubblico e campo? Visto Liverpol-Manchester United ti viene proprio voglia di assistere ad un spettacolo campo-pubblico di questo tipo anche in Italia. In qualche stadio si può cominciare a fare (non era Pozzo dell’Udinese che lo aveva promesso?).
Il mi amico Enzo di Catania, cinque minuti dopo la partita con l’Inter, dice che ha ragione il collega Gianni Mura a chiamare Mourinho il furbinho.Gianni Mura è un compagno che sbaglia. A parte il fatto che Lui è in testa alla classifica dopo nove giornate senza troppi affanni, ma vi rendete conto che ormai settimanalmente è sempre Lui a condizionare il dibattito calcistico e meta calcistico? Un allenatore non può essere solo un fattore che incide solo nel modo di pensare, in realtà Lui non fa solo questo, ma anche questo.
Atalanta, Napoli e Bari sono due squadre che piano piano cambieranno le gerarchie del campionato, anche perché la Fiorentina continua ad essere in ritardo con gli appuntamenti della storia, anche se è interessante il fatto che nella partita secca se la può giocare con chiunque (V. Champion’s)
Ultimo pensiero, anche se non c’entra niente con il campionato, per il concorso di poesia e narrativa organizzato dal Gruppo Idee di Rebibbia e conclusosi la scorsa settimana.Ogni volta che ho la possibilità di vedere i detenuti che scrivono poesie,racconti di sé, che dialogano, che si confrontano e costruiscono, mi conforto un po’ e penso: siamo ancora vivi.