Una sottile malinconia ci accompagna in questo fine settimana che segue il disastro in coppa.

Diciamo la verità, così come si sono messe le cose seguire solo le vicende del campionato ha il sapore della pasta riscaldata.

Però qualcosa di particolarmente interessante si muove: si vedono i calciatori di talento che giocano e bene. Giovinco cresce (non di statura), Balotelli si conferma sempre di più; i giovani bussano e Cassano… Cassano è sempre Cassano. E qui tornano in mente le squadre inglesi che non ci pensano su due volte a mettere in campo ragazzi di diciannove anni se sanno giocare a pallone.

Al tracollo casalingo della Lazio seguirà irrimediabilmente l’inizio settimana della zona uffici di Rebibbia e il mio segretario si trascinerà tra il computer e il fax con occhio torvo verso il vicino di stanza romanista.

Al centralinista iper-laziale ieri sera ho detto “coraggio”, mi ha risposto “dottò, per cortesia sto lavorando”.

Sampdoria-Roma ha avuto il passo delle commedie di Feideau: l’arbitro ammonisce erroneamente Lucchini al posto di Palladino che già aveva ricevuto la prima ammonizione, il  primo comincia a far baccano, poi il compagno gli fa mangiare la foglia e…..stoicamente accetta l’ingiusta sanzione.

La Roma anche questa settimana si porta a casa qualche favore arbitrale, ma secondo il mio collega Renato si tratta di giusto risarcimento. Sarà.

Di Inzaghi abbiamo detto la settimana scorsa e quindi oggi gli facciamo gli auguri per il gol n. 300. Bello lo sfottò dei milanisti sugli spalti di Siena per l’eliminazione dell’Inter con il Manchester United, se ci si limitasse a questi esercizi ne guadagnerebbe il calcio e la salute di tutti.

Io credo che Ibra sia uno dei più grandi pensatori di questo secolo. Dite che ancora non riesce ad essere decisivo in Europa, ma è uno spettacolo particolare lo spostamento sismico difensivo in campo ogni volta che lui inventa qualcosa.

Per me è il Picasso del calcio, appare giustamente distaccato dai giornalieri dibattiti calcistici ed i suoi colpi sono sempre unici. Io gli affiderei un incarico pubblico.

Nota conclusiva: la prossima domenica Mascara giocherà fuori dallo stadio Cibali, ormai non si spreca più per un tiro da meno di 150 metri . Auguri.