Home            Chi Siamo             Links             Cerca             Contattaci


OSSERVATORIO PERMANENTE SULLE MORTI IN CARCERE

Radicali Italiani, Associazione “Il Detenuto Ignoto”, Associazione “Antigone”

Associazione A “Buon Diritto”, Redazione “Radiocarcere”, Redazione “Ristretti Orizzonti”



Esiste una relazione tra sovraffollamento delle carceri e frequenza dei suicidi


La scorsa notte un detenuto marocchino di 35 anni si è ucciso nel carcere di Sollicciano

I suicidi in carcere fanno registrare un calo rispetto al 2009 (63 casi contro 72), ma rimangono superiori alla media del decennio (57 casi l’anno). Sono i giovani a togliersi la vita con maggiore frequenza: 17 dei detenuti suicidi avevano meno di 30 anni, 21 tra i 30 e i 40 anni, 15 tra i 40 e i 50 anni, 7 tra i 50 e i 60 anni e 2 oltre i 60 anni. Gli stranieri suicidi sono 15 (24%), mentre i detenuti stranieri sono il 36% della popolazione detenuta. Riguardo al metodo utilizzato per i suicidi, l’impiccagione è al primo posto (53 casi), mentre 7 detenuti si sono uccisi asfissiandosi con il gas, 2 avvelenandosi con i farmaci, 1 tagliandosi le vene.



Ricerca sulla relazione tra sovraffollamento e suicidi (il dato sulle presenze è del 6 dicembre)



Esiste una relazione tra sovraffollamento delle carceri e frequenza dei suicidi: questo è il risultato di una elaborazione effettuata dall’Osservatorio permanente sulle morti in carcere a seguito dell’ultimo caso, che si è verificato la scorsa notte a Sollicciano.

Abbiamo preso in considerazione soltanto gli istituti di pena nei quali nel 2010 sono avvenuti almeno 2 suicidi, in quanto un singolo episodio può essere ricondotto a situazioni personalissime che poco hanno a che fare con le condizioni di vita di un determinato carcere. Se invece i suicidi si ripetono con una certa frequenza (fino al caso limite di Sulmona, con 11 suicidi in 5 anni), è difficilmente contestabile l’esistenza di un “fattore ambientale” nel verificarsi di queste tragedie.

Raggruppando le 9 carceri dove sono accaduto almeno 2 suicidi nel corso dell’anno vediamo che il tasso medio di sovraffollamento è del 176% (contro un dato nazionale del 154%) e la frequenza dei suicidi è di 1 caso ogni 415 detenuti, mentre la media nel sistema penitenziario italiano è di 1 su 1.090.

In sintesi estrema: in 9 carceri, dove l’affollamento medio è del 22% oltre la media nazionale, si è registrata una frequenza dei suicidi più che doppia rispetto al complesso della popolazione detenuta.

Nel 2010 il tasso suicidiario più elevato è quello del carcere di Catania Bicocca (1 suicidio ogni 117 detenuti), seguito da quelli di Siracusa e di Sulmona. Una conferma dell’esistenza di un “fattore ambientale” viene anche dall’analisi dei dati del quinquennio 2006-2010: la frequenza maggiore di suicidi si è registrata a Sulmona, al secondo posto Catania Bicocca, al terzo posto Lecce.



La ricerca nel dettaglio



176% - media sovraffollamento nelle 9 carceri considerate

154% - media sovraffollamento tra tutte le carceri italiane

1 ogni 415 detenuti: frequenza dei suicidi nelle 9 carceri considerate

1 ogni 1.090 detenuti: frequenza dei suicidi tra tutte le carceri italiane



1.       Catania “Bicocca”: 2 suicidi su 234 detenuti nel 2010 = 1 ogni 117 (sovraffollamento al 165%)

2.       Siracusa: 4 suicidi su 515 detenuti nel 2010 = 1 ogni 128 (sovraffollamento al 166%)

3.       Sulmona: 3 suicidi su 444 detenuti nel 2010 = 1 ogni 148 (sovraffollamento al 147%)

4.       Reggio Emilia: 2 suicidi su 314 detenuti nel 2010 = 1 ogni 157 (sovraffollamento al 188%)

5.       Padova Casa Reclusione: 3 suicidi su 848 detenuti nel 2010 = 1 ogni 282 (sovraffollamento al 193%)

6.       Firenze Sollicciano: 2 suicidi su 1.025 detenuti nel 2010 = 1 ogni 512 (sovraffollamento al 206%)

7.       Roma Rebibbia: 3 suicidi su 2.035 detenuti nel 2010 = 1 ogni 678 (sovraffollamento al 136%)

8.       Napoli Poggioreale: 3 suicidi su 2.684 detenuti nel 2010 = 1 ogni 894 (sovraffollamento al 159%)

9.       Lecce: 2 suicidi su 1.551 detenuti nel 2010 = 1 ogni 775 (sovraffollamento al 228%)



Il carcere dove quest’anno sono avvenuti più suicidi è Siracusa (4). L’Istituto ha 309 posti, i detenuti presenti sono 515, per un tasso di sovraffollamento del 166%. La frequenza dei suicidi durante l’anno è stata di 1 ogni 128 detenuti presenti.

A Sulmona nel 2010 sono avvenuti 3 suicidi (con 11 casi dal 2006 ad oggi l’istituto fa registrare il più alto tasso di suicidi in Italia nel quinquennio). Il carcere ha 300 posti, i detenuti sono 444, per un tasso di sovraffollamento del 147%. La frequenza dei suicidi durante l’anno è stata di 1 ogni 148 detenuti presenti.

3 suicidi anche nella Casa di Reclusione di Padova, 439 posti e 848 detenuti, per un tasso di sovraffollamento del 193%. La frequenza dei suicidi durante l’anno è stata di 1 ogni 282 detenuti presenti.

Anche a Poggioreale (Napoli) e a Rebibbia (Roma) si sono registrati 3 suicidi, ma su popolazioni detenute molto più numerose (rispettivamente 2.684 e 2.035, con frequenze di 1 suicidio ogni 894 e 678 presenti).

Reggio Emilia (2 suicidi su 314 detenuti) è al terzo posto nella frequenza suicidiaria, ma anche al primo posto per tasso di sovraffollamento, che raggiunge il 188%.

Catania “Bicocca”, con 2 suicidi su 234 detenuti, ha il tasso più elevato d’Italia nel 2010, mentre dal 2006 i casi sono stati complessivamente 5, collocando il carcere al secondo posto (dopo Sulmona) come frequenza dei suicidi nel quinquennio. Il sovraffollamento è del 165%.

Il carcere di Sollicciano ha avuto 2 suicidi nel 2010, 8 negli ultimi 5 anni. I detenuti sono 1.025 a fronte di una capienza di 497 posti (sovraffollamento del 206%)

Lecce ha 650 posti e 1.551 detenuti, con il tasso di sovraffollamento più elevato in Italia, il 228%. I suicidi nel 2010 sono stati 2, con una frequenza di 1 ogni 775 presenze. Dal 2006 ad oggi si sono registrati 11 suicidi, con una frequenza che pone il carcere al terzo posto dopo Sulmona e Catania Bicocca.
Share/Save/Bookmark
 

Numero dei detenuti presenti su 43084

61.481 detenuti
il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


Relizzazione tecnica: Emiliano Nieri
Progetto grafico: Enrico Calcagno, Daniele Funaro - AC&P - Aurelio Candido e Partners
Powered by Joomla!