Lo sfizio di Popolizio
Carmelo Cantone, direttore di Rebibbia Nuovo Complesso “Che bugiardo!!!” Questo è il coro di tre amici romanisti ad una cena, quando io, con estremo candore, ho affermato che dopo Chelsea-Inter per me andava bene così. Nessuno ci crede. Per la verità ho saputo dal segretario di un sindacato della Polizia Penitenziaria, noto per il suo isterismo, che si sta già formando un movimento “tutti a Mosca”; per dichiarare “tutti a Madrid” c’è ancora tempo, molto tempo. Quel simpaticone di Ranieri, che somiglia sempre più ad un incrocio tra il mio amico Pino Insegno (laziale) ed il comandante degli agenti di Rebibbia Nuovo Complesso (iuventino), ha recuperato in un colpo solo quattro punti, due all’Inter e due al Milan. Ne viene fuori un finale di campionato alla Brian De Palma, (non dico alla Hitchcok perché sarebbe troppo) con nove turni tutti da gustare. Ho visto Milan-Napoli e quando Campagnaro ha portato in vantaggio i secondi sembrava di essere al San Paolo più che al Meazza. Ci tenevano i napoletani, eccome, dico i napoletani di Milano, come il mio amico Luigi Pagano che dignitosamente negli ultimi lustri ha elaborato il lutto del dopo Maradona. Il pareggio è stato giusto, però nel primo tempo il Napoli si era veramente messo in testa di sbancare; alla fine gli è mancato il fiato. Sono sempre più strane le partite del Milan che esibisce sprazzi di gran classe ed una condizione atletica non convincente. La verità vera mi si è improvvisamente disvelata con Cagliari-Lazio: da settimane si parlava della peggiore Lazio del dopoguerra, di uno spogliatoio diviso, di Lotito manco a parlarne, di giocatori che rifiutano lo psicologo motivatore del gruppo (Popolizio. Ma non era un cantante neomelodico?) E invece con lo psicologo appena annunciato che cura le anime del gruppo, si va a vincere in Sardegna dove Cellino aveva detto che se il Cagliari non vinceva, il biglietto era gratis. Caro Cellino perché non fa qualche scommessa qui con noi di Rebibbia Nuovo Complesso? L’argomento lo scelga lei. |
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