ll Parroco di Guidonia a Rita Bernardini |
DI SEGUITO IL TESTO DEL MESSAGGIO DI SOLIDARIETÀ INVIATO DAL PARROCO DI GUIDONIA A RITA BERNARDINI, OGGETTO DI CENTINAIA DI EMAIL E MESSAGGI MINATORI, DOPO LA VISITA ISPETTIVA NEL CARCERE DI REBIBBIA, FATTA CON SERGIO D'ELIA AI RUMENI ACCUSATI DI STUPRO, PER VERIFICARE LE LORO CONDIZIONI A SEGUITO DI QUANTO SEGNALATOLE. Roma, 4 febbraio 2009 “Gent. Sig.ra Rita Bernardini, sono il parroco di Guidonia. Questa mattina un parrocchiano mi ha invitato a leggere gli e-mail che le avevano scritto, non li ho letti tutti , ma mi è bastato leggerne alcuni per rimanere inorridito. Non so se tra quelli che le scrivevano ci fosse qualcuno che si dica cristiano, mi auguro di no. Ma se per caso qualcuno pensasse di esserlo scrivendole quelle cose allora sarà bene che a lui sia applicata una scomunica. Io personalmente la ringrazio per aver fatto quello che io avrei fatto e quello che un cristiano è tenuto a fare: visitare i carcerati. Nel vangelo di Matteo si legge: Venite, benedetti del Padre mio, ricevete in eredità il regno preparato per voi fin dalla creazione del mondo, perché ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero straniero e mi avete accolto, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, ero in carcere e siete venuti a trovarmi". le invio anche questo stralcio della lettera del Papa Giovanni Paolo II ai Carcerati nella speranza che si trovino più persone di seguire i richiami di una convivenza umana. Dalla lettera del papa ai detenuti per il giubileo 2000 ……. celebrare il Giubileo significa adoperarsi per creare occasioni nuove di riscatto per ogni situazione personale e sociale, anche se apparentemente pregiudicata. Tutto ciò è ancora più evidente per la realtà carceraria: astenersi da azioni promozionali nei confronti del detenuto significherebbe ridurre la misura detentiva a mera ritorsione sociale, rendendola soltanto odiosa. 5. Se l'occasione del Grande Giubileo è un'opportunità di riflessione offerta ai detenuti circa la loro condizione, altrettanto può dirsi per l'intera società civile, che si confronta quotidianamente con la delinquenza, per le autorità preposte a conservare l'ordine pubblico e a favorire il bene comune, per i giuristi chiamati a riflettere sul senso della pena e ad aprire nuove frontiere per la collettività Salutandola volevo solo dire che anche a me risulta che questi delinquenti siano stati pestati nella nostra Caserma di Guidonia, ma basta vedere solo le foto per averne la certezza. Pace e bene”. P. Andrea Stefani |
- Pubblichiamo il racconto di Antonio Argentieri, apparso sul sito www.terramara.it, in cui denuncia un pestaggio subito da alcuni agenti del carcere di Arezzo nel 2004
- Pubblichiamo una serie di lettere inviate da detenuti a Radio carcere, trasmissione settimanale a cura di Riccardo Arena, su Radio Radicale
- Michela e le altre
- Nuove carceri senza personale
- Ergastolani: una protesta ignorata
- Indulto e disinformazione
- Leggete e diffondete: mio padre per l'ennesima volta è in grave pericolo
- Comitato educatori penitenziari: per "alternative al carcere" servono più educatori
- Petizione al Parlamento Europeo: tutta l'Europa abolisca l'ergastolo
- Detenute madri
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