INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02178
Dati di presentazione dell'atto Legislatura: 16 Seduta di annuncio: 270 del 03/11/2009 Firmatari Primo firmatario: CASSON FELICE Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO Data firma: 03/11/2009 Destinatari Ministero destinatario: * MINISTERO DELLA GIUSTIZIA Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 03/11/2009 Stato iter: IN CORSO Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02178 presentata da FELICE CASSON martedì 3 novembre 2009, seduta n.270 CASSON - Al Ministro della giustizia - Premesso che: nella notte tra il 15 e 16 ottobre 2009 a Roma, presso il parco degli Acquedotti, il signor Stefano Cucchi è stato arrestato dai Carabinieri perché in possesso di un modesto quantitativo di stupefacenti; quella notte stessa i carabinieri hanno perquisito l'abitazione dell'arrestato e secondo quanto riferito dai familiari, al momento della perquisizione Stefano Cucchi risultava in buone condizioni, camminava sulle sue gambe e non presentava sul viso alcun segno di violenza; il giorno seguente, dopo una notte passata nella camera di sicurezza di una caserma dei carabinieri, Cucchi è stato portato al tribunale di piazzale Clodio; durante l'udienza di convalida il padre dell'arrestato ha notato che il volto del figlio era gonfio e presentava lividi sotto gli occhi; il giorno stesso, dopo l'udienza, Cucchi è stato trasferito dai carabinieri nel carcere di Regina Coeli; sabato 17 ottobre è stato disposto il ricovero di Cucchi all'ospedale Pertini, ufficialmente per "dolori alla schiena", i genitori hanno cercato invano di vedere il figlio ricoverato nel reparto penitenziario dell'ospedale, ma gli è stato risposto all'ingresso della struttura che era "impossibile visitare i detenuti"; tra sabato 17 e giovedì 22 ottobre i familiari hanno chiesto insistentemente al personale del reparto penitenziario del Pertini notizie sulle condizioni di salute del loro congiunto senza ottenere alcuna risposta; nella giornata di giovedì viene comunicato il decesso di Stefano Cucchi; i genitori rivedono il giovane solo all'obitorio e si trovano, secondo quanto riferito dal padre Giovanni Cucchi, di fronte a un "volto devastato", quasi completamente tumefatto, l'occhio destro rientrato, quasi inesistente, e la mascella con un solco verticale sulla destra, segno evidente di una frattura; inoltre, ai consulenti di parte è stata negata la possibilità di fare le fotografie di quel viso, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti riportati e quali ulteriori notizie abbia raccolto sulla vicenda; se sia a conoscenza delle ragioni del decesso di Stafano Cucchi nel reparto penitenziario dell'ospedale Pertini, nonché delle circostanze che hanno provocato, durante il suo stato di detenzione, le molteplici ecchimosi sul volto dell'arrestato; se il Ministro conosca le motivazioni che hanno indotto il personale del reparto penitenziario dell'ospedale Pertini, per più cinque giorni, a non fornire alcuna notizia ai familiari sulle effettive condizioni di salute di Stefano Cucchi, impedendo di fatto ai genitori di visitare il figlio moribondo e di parlarci; per quale ragione sia stato impedito ai consulenti di parte di fotografare il volto dell'uomo successivamente al decesso; se abbia avviato, ed in caso negativo se non ritenga necessario avviare, un'approfondita inchiesta sull'intera vicenda al fine di accertare le cause e gli eventuali responsabili della morte di Stefano Cucchi. (4-02178) |
- Pubblichiamo il racconto di Antonio Argentieri, apparso sul sito www.terramara.it, in cui denuncia un pestaggio subito da alcuni agenti del carcere di Arezzo nel 2004
- Pubblichiamo una serie di lettere inviate da detenuti a Radio carcere, trasmissione settimanale a cura di Riccardo Arena, su Radio Radicale
- Michela e le altre
- Nuove carceri senza personale
- Ergastolani: una protesta ignorata
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- Leggete e diffondete: mio padre per l'ennesima volta è in grave pericolo
- Comitato educatori penitenziari: per "alternative al carcere" servono più educatori
- Petizione al Parlamento Europeo: tutta l'Europa abolisca l'ergastolo
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