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Carceri: morto per sciopero fame, gip Lecce archivia inchiesta
(AGI) - Lecce, 30 gen.- Il gip presso il tribunale di Lecce,
Annalisa De Benedictis, ha disposto l'archiviazione
dell'inchiesta a carico di 18 medici in servizio presso il
carcere di Borgo San Nicola, indagati per omicidio colposo in
relazione alla morte di un detenuto albanese, Cristian Virgil
Pop, avvenuta il 13 maggio 2012, in seguito a un prolungato
sciopero della fame. L'archiviazione era stata sollecitata dal
sostituto procuratore Carmen Ruggiero, che ha ritenuto
infondata la notizia di reato, dopo aver esaminato tutta la
documentazione sanitaria relativa alla vittima e la relazione
sulle cure somministrate firmata dai consulenti tecnici
d'ufficio.
 Stando a quanto ricostruito - si
trovava nel carcere di Lecce dall'ottobre 2011, per scontare
una condanna a 21 anni di reclusione e aveva effettuato
ripetuti scioperi della fame, rendendosi protagonista anche di
aggressioni contro il personale medico e la polizia
penitenziaria, nonche' di atti di autolesionismo. A Lecce,
nello specifico, aveva piu' volte rifiutato il cibo, per
periodi piuttosto lunghi, iniziando l' ultimo sciopero il 13
maggio 2012. Il 10 maggio poi era stato ricoverato d' urgenza
all'ospedale Vito Fazzi e il giorno successivo era morto a
causa della denutrizione. Le indagini hanno consentito di
verificare che le condotte diagnostico-terapeutiche a cui Pop
era stato sottoposto nel penitenziario erano conformi alla
legge e "tempestive", che il detenuto era stato sottoposto
anche a visite psichiatriche e che lo stesso aveva rivelato di
voler raggiungere una condizione di denutrizione per indurre i
magistrati di sorveglianza a rivedere il suo caso. I medici -
scrive il pm nella richiesta di archiviazione - lo hanno
ripetutamente informato dei pericoli della sua condotta e hanno
disposto il trasferimento in ospedale ogni volta che e' stato
male. Secondo i consulenti della Procura, i sanitari "sono
tenuti ad assistere la persona che consapevolmente rifiutava di
nutrirsi ma non potevano in alcun modo assumere iniziative
coattive di nutrizione artificiale". Non potevano, secondo il
pm, costringere Pop a mangiare ne' nutrirlo artificialmente,
per questo motivo non possono essere ritenuti responsabili
della sua morte.(AGI, 30 gennaio 2014)
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Numero dei detenuti presenti su 43084

61.481 detenuti
il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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