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LA BOCCA DEL LUPO
Film documentario, vincitore -nel 2009- del XXVII festival cinematografico di Torino, dalla realizzazione tanto singolare da meritarne il racconto: il regista,Pietro Marcello, poco più che trentenne, da Caserta va spesso a Genova perché il padre, marittimo, si imbarca sempre dal porto ligure. Un giorno, girando per i vicoli della città con lo spirito evocato nelle canzoni di De André, Pietro incontra, sulla porta di una panetteria, Enzo, omone dai grandi baffi scuri, dall’accento siciliano e dal volto scolpito come la scogliera di quelle terre. Enzo, mentre scopre le gambe segnate da profonde cicatrici come incancellabile marchio lasciatogli dalle pallottole della polizia, inizia a raccontare tutta la sua storia di galera e di intenso ed indissolubile amore, speranza e motivo della sua vita. Pietro, colpito ed affascinato, convince Enzo e la sua compagna Mary, nel far divenire quella storia un film appassionato e visionario:
Un uomo torna a casa dopo una lunga detenzione in carcere. Scende al volo da un treno in una livida Genova portuale. L’attraversa cercando i luoghi di un tempo, molti ormai dismessi, che affiorano alla memoria come un mito nel suo antico splendore. Nella piccola dimora della città vecchia, l’aspetta da anni una cena fredda e la compagna della sua vita. Mary, colta prostituta transessuale in strada ed Enzo, uomo coriaceo, in carcere, si sono aspettati e voluti sin dal tempo del loro incontro dietro le sbarre, quando ancora si mandavano messaggi muti, registrati su nastri furtivi. Il loro sogno è una casetta in campagna, in alto da poter affacciarsi su Genova ed il suo mare, dove poter sospendere il tempo e vivere sempre -insieme anche ai loro due cani- la favola ogni giorno evocata ed invocata fino ad allora. Per ora condividono il loro destino con i compagni degli abissi, nel dedalo di vicoli dal nome antico in un posto non ancora moderno
Vogliamo dare particolare visibilità alla Fondazione San Marcellino (si prefigge l’accoglienza per persone senza dimora ed attivazione di percorsi di riabilitazione) che ha presentato il film attraverso l’aiuto dei suoi operatori, volontari ed utenti. A riguardo ne vogliamo citare una affermazione tratta dallo scritto del loro percorso: “Questo film, con tutti i suoi riconoscimenti, ha rappresentato per San Marcellino un grande evento in quanto gente piccola ha potuto dire qualcosa di sé. A San Marcellino siamo abituati a incontrare la povera gente, persone dalle vite difficili che rimangono sempre in ombra, coperte dalle grandi urgenze …Le incontriamo a tu per tu, ne conosciamo i nomi, i soprannomi, i percorsi, con molti diventiamo amici, godiamo delle loro confidenze, a loro confidiamo le nostre.”
maggio 2011
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Numero dei detenuti presenti su 43084

61.481 detenuti
il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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