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ISTANTANEE NARRATIVE:  la Detenzione e il suo Racconto
Marga Esposito
Il 24 maggio , nella Casa di Reclusione Rebibbia, e il 1 giugno presso la  Neuropsichiatria Infantile dell’Università degli studi La Sapienza,  sono stati premiati i vincitori   del concorso  “Adotta una Poesia”  momento di un  progetto è stato realizzato grazie all’impegno, alla tenacia e al coraggio di  Maria Falcone e Paola Cristofaro , insegnanti  rispettivamente,nel carcere e nel  reparto di Via Sabelli. L’iniziativa ha creato un contatto empatico tra cittadini detenuti  e adolescenti ricoverati, entrambi in condizioni di  restrizione della libertà . “ Ragazzi dentro”  che  reciprocamente hanno espresso  le loro più profonde emozioni, i loro dubbi, pensieri e speranze, sotto forma di poesie  o - come le ha efficacemente definite la dott.ssa Cristofaro - di  istantanee narrative. La forma poetica forse è quella che più ha suscitato, in situazioni di costrizione, un approccio liberatorio e fluido, lontano dalle inibizioni e più vicino alle voci interiori, consentendo di conseguire risultati quasi insperati per i livelli di intensità espressiva raggiunti. Da parte dei detenuti, una delle caratteristiche denotanti è costituita dalla speranza, sicuramente meno presente nei componimenti degli  adolescenti ospedalizzati più “visionari” e disincantati, nonostante la giovane età. Lo sconcertante numero di suicidi che avvengono e crescono di giorno in giorno nelle carceri italiane, ci porta  tuttavia a riflettere sul  perché della speranza presente negli  scritti pervenuti  da Rebibbia. Ipotizziamo una risposta possibile ed… auspicabile: chi è coinvolto in attività e contesti  restituenti un senso, una funzione, un ruolo e soprattutto un’identità (altra dal quella delinquere o patire) ad un individuo,  ritorna  -il più delle volte-  a sperare sulla base di una nuova percezione del valore di sé misurandosi nel rapporto con l’Altro e, nel caso specifico,  con degli adolescenti, a loro volta così sensibili  quanto forti da riuscire a sostenere  inquietudini e  conflitti  adulti. In realtà  qualsiasi relazione o forma d’arte espressiva può  risultare  riabilitativa e terapeutica, come sostengono anche gli appartenenti alla SPI (Società Psicanalitica Italiana),  neuropsichiatri quali  Ardizzone (Via dei Sabelli) , Villanova (UniRoma 3) e,non ultimo, Cancrini. L’emozione, la Passione , compresse e implose possono generare dei  Mostri ; manifestate invece accelerano una costruzione organica della Personalità.
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Numero dei detenuti presenti su 43084

61.481 detenuti
il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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