RIASSUNTO DATI ISTITUTI PENITENZIARI |
Né grazia né giustizia - la Casa Circondariale di Pistoia, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 74 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 140 detenuti; ? la sezione destinata ai detenuti comuni ospitava circa 110 persone, risultando la più affollata dell’istituto; ? le celle al piano terra, con un superficie di 6 mq servizi esclusi, ospitano 3 persone ciascuna; ? il bagno è situato infondo alla cella, in un vano parzialmente separato, in cui però è situata l’unica finestra della cella; ? illuminazione e ventilazione risultano insufficienti, essendo le celle aperte verso il corridoio centrale dove però non sono presenti finestre; ? Al primo piano sono dislocate celle più grandi e più luminose. Tre celle di 18 mq, in origine destinate ad ospitare ognuna 3 detenuti, contengono 6 detenuti e dispongono di due letti a castello a tre piani. Vi sono poi 5 celle di 28 mq che ne contengono 9. Sono divise da tre letti a castello a tre piani. I sanitari sono collocati in vani separati da una porta. - la Casa Circondariale di Padova, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 98 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 250 detenuti; ? nella cella di 10,5 mq, pensata come singola, vi erano 3 persone; in quella di 18,5 mq pensata per 4 se ne trovavano 8; in quella di 23,5 mq pensata per 5 ve ne erano 10-11; ? nonostante il caldo il blindato delle celle viene improrogabilmente chiuso alla mezzanotte. - la Casa Circondariale e di Reclusione femminile di Roma Rebibbia, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 281 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 390 detenute; ? il reparto dei cosiddetti “camerotti”, ove sono ubicate le detenute in attesa di giudizio, risultava il più affollato dell’istituto, ospitando generalmente 5 detenute nelle celle di circa 15 metri quadrati compreso il vano bagno (dotato di water e lavandino), separato con muro e porta. Una di queste celle ospitava addirittura 6 detenute; ? nel reparto penale le celle singole (meno di 10 metri quadrati) erano abitate da 2 o 3 persone; ? nella sezione nido erano presenti 19 donne, ciascuna con un figlio. Una cella di circa 25 metri quadrati ospitava ben 12 persone tra madri e figli; ? nel reparto “camerotti” le docce, 4 per piano, sono collocate fuori dalle celle e, seppur ristrutturate, sono molto umide; ? nell’istituto vi era una sola cucina. - la Casa di Reclusione - Casa di Lavoro di Sulmona, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 270 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 444 detenuti; ? ogni piano è composto da 2 semi-sezioni, ciascuna con 25 celle singole usate come doppie, per cui in ogni sezione ci stanno 50 detenuti, tanto tra gli internati quanto trai detenuti comuni; ? la cella, progettata come singola, misura circa 9 mq escluso il bagno, ospitato in vano separato, e ospita due persone; ? non c’è doccia in cella e le docce sono in comune in ciascuna semisezione. Le condizioni igieniche e di manutenzione sono pessime, e si attende la ristrutturazione di quelle del reparto visitato; ? in tutto l’istituto c’è una sola cucina, più una per il piccolo reparto dei collaboratori, con 14 presenze. - la Casa Circondariale Regina Coeli di Roma, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 640 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 1.073 detenuti; ? alcune celle pensate per 2 detenuti ospitavano fino a 6 detenuti; ? nelle celle, nonostante le elevate temperature notturne dell’istituto, la porta blindata la notte veniva lasciata chiusa; ? non veniva rispettata la norma che prevede la presenza di una cucina ogni 200 detenuti essendo in uso una sola cucina. - la Casa di Reclusione di Fermo, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 45 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 80 detenuti; ? nell’istituto sono presenti, al piano terra, 5 celle di 8 mq, ciascuna con i servizi igienici a vista e al momento della rilevazione ciascuna di tali celle ospitava 3 detenuti; ? al piano terra sono presenti 4 celle di 12 mq prive di docce che ospitavano ciascuna 5 detenuti che dormivano in letti a castello di 2 o 3 piani; ? al piano terra l’unico vano con le docce in comune non era agibile; ? nonostante una certa insistenza non veniva consentita la visita al primo piano e di conseguenza non c’è stata possibilità della verifica dell’effettiva presenza di docce funzionanti nell’istituto. - la Casa Circondariale di Perugia “Capanne”, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 352 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 569 detenuti; ? le celle singole erano tutte occupate da almeno due detenuti; in una cinquantina di casi vi si trovavano anche 3 detenuti uno dei quali costretto a servirsi di un materasso a terra; ? solo la sezione penale era provvista di docce nelle singole celle; ? nella sezione penale la presenza delle docce nelle celle creava problemi di condensa, intaso scarichi, allagamenti con grave compromissione dell’igiene del locale; ? la disponibilità di acqua calda, a causa del sovraffollamento, non risultava sufficiente; ? nelle celle, nonostante le elevate temperature notturne dell’istituto, la porta blindata la notte veniva lasciata chiusa; ? negli spazi dell’istituto le cui celle risultavano prive di doccia, ai detenuti veniva permesso l’accesso ai vani doccia solo tre o quattro volte alla settimana; anche in questi spazi si registravano problemi di condensa e di scarsa igiene; ? non veniva rispettata la norma che prevede la presenza di una cucina ogni 200 detenuti. - la Casa Circondariale di Como, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 421 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 529 detenuti, di cui 468 uomini e 61 donne; ? nella I sezione, che comprende 25 celle di 9 mq (bagno separato da parete incluso) pensate come singole, vi erano in ciascuna almeno 3 o 4 detenuti sistemati con letti a castello anche di 3 piani; ? le celle non erano dotate né di acqua calda né di docce; ? spesso a causa di mancanza di pressione nelle celle non arriva l’acqua; ? c’era una stanza con quattro docce per ogni sezione (di media ogni sezione ospita 80 detenuti), assolutamente insufficienti per il fabbisogno dei detenuti, che si vedono costretti a fare turni per potersi lavare; ? i detenuti riuscivano a farsi la doccia solo 2/3 volte a settimana ? i muri dei vani docce subiscono pesanti infiltrazioni d’acqua, sulle pareti erano presenti strati di muffa e muschio, alcune manopole per la regolazione della temperatura erano staccate; ? non veniva rispettata la norma che prevede la presenza di una cucina ogni 200 detenuti essendone presente all’interno dell’istituto una sola. - la Casa circondariale - Casa di reclusione di Firenze - Sollicciano, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 521 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 989 detenuti; ? al primo piano si trova la Casa di cura e custodia, con 12 internate distribuite in 9 celle da 12 mq circa. Il reparto versa in pessime condizioni igieniche e di manutenzione, soprattutto per le infiltrazioni d’acqua, qui dovute soprattutto alle docce del piano superiore (sezione Transessuali) attualmente chiuse e in ristrutturazione; ? tutto l’istituto versa in pessime condizioni igieniche e di manutenzione, soprattutto a causa delle infiltrazioni d’acqua presenti ed evidenti in tutto l’istituto. In caso di pioggia forte in molte parti piove all’interno; ? al secondo piano c’è il reparto transessuali, con 15 detenuti distribuiti in 9 celle dalle dimensioni di circa 12 mq. Le docce sono chiuse, e le persone vanno a fare la doccia in un altro reparto solo 3 giorni la settimana. ? al reparto giudiziario nella sezione 4, sono detenute 63 persone. Nelle 17 celle da 12 mq circa sono detenute 3 persone, nei 2 celloni più grandi 6 persone. Ci sono infiltrazioni e macchie di umido ovunque. ? in gran parte dell’istituto nelle docce d’inverno non arriva abbastanza acqua calda; ? in tutto il reparto maschile è presente una sola cucina. - la Casa Circondariale di Milano San Vittore, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 712?* unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 1.600 detenuti, di questi 110 donne, 112 detenuti in trattamento psichiatrico seguiti dal c.d. CONP, 120 c.ca i giovani adulti; ? i reparti più sovraffollati risultavano essere il V e il VI raggio, con celle con 6 detenuti anziché i 2 regolamentari; ? nella sezione dei nuovi giunti le celle sono di 9 mq escluso il bagno (collocato in vano separato) ed erano presenti 5 o 6 detenuti (2 letti a castello a 3 piani); ? notevole era il livello di sporcizia con presenza di topi e scarafaggi; ? le docce, ai piani e 4 per settore, avevano acqua calda solo in certe ore del giorno e difficoltà di pressione ai piani più alti; ? il notevole tasso di sovraffollamento incideva anche sul rapporto tra numero di detenuti e cucine. ? la capienza regolamentare sarebbe di 900 unità ma al momento due bracci risultano inagibili. - la Casa Circondariale di Napoli Poggioreale, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 1.347 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 2.710 detenuti; ? i reparti più sovraffollati risultavano essere il Padiglione Napoli (presenti 455/ capienza 240) e il Padiglione Milano (presenti 385/capienza 200); ? in alcune celle si arrivava sino a 12 -14 detenuti, con i letti a castello impilati per tre e un solo bagno interno alla cella; ? ad esclusione del Padiglione Firenze (presenti 354 detenuti) dove le docce sono in cella, negli altri le docce sono solo esterne; ? la temperature delle celle era assai elevata ed è stato fatto presente che d'estate il sole è così forte che i detenuti coprono le finestre utilizzando un asciugamano bagnato; ? nonostante le temperature altissime, il blindato viene chiuso la notte e aperto alle 6.00 del mattino; ? le docce esterne sono accessibili solo due volte a settimana; ? causa motivi di sovraffollamento le ore d'aria erano solo 2 e non vi erano attività formative e/o scolastiche; problemi di condensa e di scarsa igiene; ? non veniva rispettata la norma che prevede la presenza di una cucina ogni 200 detenuti essendone presente nell’istituto una sola. - la Casa Circondariale di Novara, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 182 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 222 detenuti; ? tutte le celle della sezione comuni, di 19 mq, pensate per ospitare al massimo 3 persone ne ospitavano 6, in ciascuna inoltre è presente il bagno collocato in vano separato ma sono prive di doccia; ? le celle della sezione 41 bis, delle dimensioni di 4,5 mq, ospitano una sola persona, hanno il bagno in vano separato ma non hanno la doccia; ? le finestre delle celle, di dimensioni medie, avevano fitte grate che limitavano l’accesso della luce; ? vi erano solo 4 docce funzionanti per ciascuna sezione e ciascuna sezione ospitava 50 detenuti; ? non veniva data la possibilità di visionare i vani doccia per verificarne l’igiene e la funzionalità. - la Casa Circondariale di Bologna, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 452 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 1.158 detenuti; ? il reparto per detenuti in attesa di giudizio e quello destinato ai detenuti tossicodipendenti versavano in situazione di particolare sovraffollamento; ? solo la sezione penale era provvista di docce nelle singole celle; ? nella sezione penale la presenza delle docce nelle celle creava problemi di condensa, intaso scarichi, allagamenti con grave compromissione dell’igiene del locale; ? la disponibilità di acqua calda, a causa del sovraffollamento, non risultava sufficiente; ? nelle celle, nonostante le elevate temperature notturne dell’istituto, la porta blindata la notte viene lasciata chiusa; ? negli spazi dell’istituto le cui celle risultavano prive di doccia, ai detenuti veniva permesso l’accesso ai vani doccia solo tre o quattro volte alla settimana; anche in questi spazi si registrano problemi di condensa e di scarsa igiene; ? non veniva rispettata la norma che prevede la presenza di una cucina ogni 200 detenuti. - la Casa Circondariale di Gorizia, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 30?* unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 39 detenuti e fino al 29/06/2010 ne erano presenti 50; ? solo una delle tre sezioni che costituiscono l’istituto veniva utilizzata a causa di problemi strutturali; ? l’unica sezione aperta risultava avere delle forti criticità: strutture vecchie e fatiscenti, con muffe, infiltrazioni sui muri e cavi che pendenti dai muri; ? la sala adibita a spazio comune (precedentemente usata per cineforum o altre attività) era completamente inagibile a causa di infiltrazioni dal soffitto e pericolo di crollo del pavimento; ? nelle 6 celle di circa 16 mq erano ospitate fino a 6 persone insieme; ? le pareti delle celle erano scrostare e con grandi macchie di umidità, in alcune di queste erano presenti crepe e cavi elettrici scoperti; ? nei corridoi e nei muri esterni del carcere sono presenti macchie di umidità e infiltrazioni; ? le docce, 3 in totale, risultavano essere vecchie e malandate, l’igiene sembrava essere scarsa, i sanitari gialli e piuttosto polverosi, le tubature in parte esterne al muro e arrugginite; ? che l’aereazione delle celle risultava abbastanza difficoltosa a causa della struttura delle celle stesse e dal fatto che nei corridoi le finestre non si aprono mai completamente; ? nonostante il forte caldo alle 23.30 i blindati delle celle vengono inderogabilmente chiusi. ? la capienza regolamentare della CC di Gorizia, sarebbe fissata in 80 unità dislocate in 3 distinte sezioni, al momento della visita però soltanto una sezione risultava aperta e le atre 2 chiuse per problemi strutturali. - la Casa Circondariale di Trieste, la cui capienza regolamentare è fissata dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria in 155 unità, si trovava nelle seguenti condizioni: ? erano presenti 232 detenuti, di cui 206 uomini e 26 donne; ? il reparto più affollato risultava essere la sezione maschile del secondo piano-terzo tratto, dove le 6 celle di mq 33.92 (30,56 se si sottrae il vano dei servizi) ospitavano 10-12 detenuti ciascuna; ? nella sezione maschile del primo piano il vano servizi delle celle risultava essere separato dal resto della cella solo da un muricciolo dell’altezza di un metro scarso; ? le docce erano 3 per ciascun piano per 30 detenuti ed alcune di queste avevano gli erogatori dell’acqua rotti; ? i piani doccia erano affiancati e privi di separè, senza appendi – asciugamani e alcuni erogatori dell’acqua risultavano rotti; ? nella sezione femminile erano presenti solo 3 docce per 26 detenute; ? la cucina pensata per un fabbisogno di 150 persone risultava assolutamente inadeguata per il numero di detenuti presenti. |
- Pubblichiamo il racconto di Antonio Argentieri, apparso sul sito www.terramara.it, in cui denuncia un pestaggio subito da alcuni agenti del carcere di Arezzo nel 2004
- Pubblichiamo una serie di lettere inviate da detenuti a Radio carcere, trasmissione settimanale a cura di Riccardo Arena, su Radio Radicale
- Michela e le altre
- Nuove carceri senza personale
- Ergastolani: una protesta ignorata
- Indulto e disinformazione
- Leggete e diffondete: mio padre per l'ennesima volta è in grave pericolo
- Comitato educatori penitenziari: per "alternative al carcere" servono più educatori
- Petizione al Parlamento Europeo: tutta l'Europa abolisca l'ergastolo
- Detenute madri
- Droga
- Garante dei detenuti
- Immigrazione
- Indulto
- Sovraffollamento
- Statistiche
- Suicidi
- Tortura
- Volontariato in carcere
- In questo Stato
La posta del cuore | |
Palla al piede | |
Made in jail | |
Scrivere al fresco | |
Avanzi di galera | |
Sportello legale | |
Belli dentro | |
Altri hotel | |
Profilo sinistro | |
Libero ovunque tu sia | |
Il buon Giudice |
|
|
Relizzazione tecnica: Emiliano Nieri
Progetto grafico: Enrico Calcagno, Daniele Funaro - AC&P - Aurelio Candido e Partners
Powered by Joomla!