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Quando il talento esce dalla sbarre
Marga Esposito
“A mani in alto”di Michele Celano, detenuto nella Terza Casa di Rebibbia ( Sezione a custodia attenuata per tossicodipendenti) uno dei  vincitori del Premio Goliarda Sapienza, non è solo il frutto sedimentato di un’antica  ribellione -, al tempo fatta di ideali, energie e pulsioni distorte, di una gioventù  acerba e visionaria: si tratta di un avvincente racconto dai  di spunto autobiografico, tradotto abilmente in un thriller dell’underground, in cui la suspense affiora nella calzante atmosfera di genere, tra luci, ombre, chiaroscuri, sfumature emotive. Celano mostra di  conoscere , e saper evocare un mondo “altro”, quello del sottobosco  negato e rimosso,  di una vita  da “clandestino”, , negato, rimosso, non rivendicato. La realizzazione di questo libro esprime anche il percorso di chi ha colto l’opportunità, avuto la forza  di ripensare e convertire le proprie energie vitali, nella ricerca di un’esistenza più autentica anzi “vera” a tutti i costi.
Pubblicato dalla MJM il romanzo  sarà in libreria a novembre ma si può già acquistare su tutte le piattaforme on line.
19 ottobre 2011
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il 7/2/2014


Osservatorio sulla contenzione
a cura di Grazia Serra

  
   

   
    a cura di Francesco Gentiloni

" Il grado di civiltà di un Paese si misura osservando la condizione delle sue carceri"
Voltaire

 


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